Io adoro viaggiare.
Viaggio per vedere, viaggio per imparare, viaggio per scoprire.
Ma non si viaggia soltanto spostandosi. Si viaggia anche affacciandosi alla finestra, prendendo una strada mai fatta, cogliendo un’occasione nuova.
Si viaggia per cercare, si viaggia per vivere.
Si viaggia per capire che la realtà supera l’immaginazione, che è bello emozionarsi, che siamo nati per fare tante avventure.
Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo.
(Bruce Chatwin)
Talvolta il vero viaggio è un un’opportunità, una trasformazione, una scelta. Talvolta il viaggio è uno sguardo differente. Talvolta è uno stato d’animo.
Magari è una fuga oppure una necessità o un divertimento. Il viaggio è un racconto personale, un’idea, un desiderio o un’evenienza. Un modo di leggere i giorni, di interpretare quello che accade nella vita.
Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo
L’incanto sarà godersi un po’ la strada
(Cesare Cremonini)
Capita che il viaggio sia anche una sfida. Una passeggiata nella libertà, una lezione di meraviglia, una parentesi di euforia. Il privilegio di una lunga vacanza o la felice gita di un giorno.
Il viaggio più bello non è quello dei ricordi ma quello ancora da fare. Quello che si può programmare, sognare, sperare. Quello che si porta dentro tutte le curiosità e l’entusiasmo.
Il viaggio più intenso è quello nei nostri pensieri… e nell’incanto che riusciamo a provare godendo il nostro cammino. Nonostante le salite.
Ci sono arrivata al giro di boa dei 50 anni. Da allora ogni giorno coltivo la possibilità. La possibilità di essere on the road. On the road con il corpo e con la testa. VIVA. Pronta a salire sul treno che passa, a sostare in contemplazione, a scarpinare fino a una vetta, a gustarmi una cultura che non conosco, a incontrare le facce del mondo.
