«Non sono d’accordo con quello che dici,
ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo»
(Stephen G. Tallentyre, pseudonimo usato da Evelyn Beatrice Hall)
Non la penso come te ma ti rispetto. Non sono d’accordo con le tue idee ma stimo il tuo valore.
Una “questione di principio” mette sempre in crisi una relazione? Forse dovremmo riuscire sempre ad andare oltre le divergenze. Possiamo ammirare e voler bene senza per ciò condividere ogni pensiero e ogni posizione.
l rispetto delle opinioni altrui è una prova di grande intelligenza, di sensibilità e apertura. Spesso un momento importante di crescita e un importante patrimonio di tolleranza e lungimiranza…Dalle differenze e dal confronto si impara, si esce sempre più ricchi e più forti.
Anzi, il rispetto è proprio accettazione delle differenze.
Le differenze sono un valore da non sminuire mai. Anche quando sono difficili da comprendere.
Ragionare di differenze significa mettere al centro le infinite sfaccettature del pensiero. Uscire dalla logica del torto e della ragione, misurarsi sullo scambio, mettere in conto che esistono prospettive che non abbiamo considerato, cogliere la variegata e potenzialmente infinita visuale sulle cose.
Ci sono valori sui quali è umano non transigere, ci sono sentimenti e riferimenti che vogliamo assolutamente difendere, ci sono scelte che non ci sentiamo proprio di apprezzare. Ma in linea di massima questo non deve necessariamente farci mettere in discussione le persone e ciò che valgono.
Ecco, se mai il punto di separazione è dato proprio da quei soli valori fondamentali che riteniamo inviolabili. Questo è naturale e giusto.
Insopportabile è chi invece tende a disprezzare chi ha un’opinione diversa. Chi si schiera contro la libertà di manifestare un parere non conforme. Chi gradisce unicamente le persone che stanno da una parte e aderiscono a una linea di pensiero.
Il rispetto delle differenze è la magnifica opportunità di mettersi in gioco, scoprire, riflettere, rivedere, allargare le prospettive.