Sopravvivere agli invidiosi talvolta è un’impresa titanica, vero?
Fanno prudere le mani, tanto possono diventare cattivi, ingombranti e insistenti.
Se forse riusciamo a liberarci abbastanza facilmente da quelli che ci sono apertamente ostili, entriamo in difficoltà con gli INVIDIOSI INSIDIOSI.
Sembra uno scioglilingua impronunciabile ma quella di invidiosi insidiosi è una definizione che dovremmo stamparci bene in mente per allenarci a stanarli, evitarli, metterli fuori gioco.
Sono da stanare perché si nascondono, si camuffano, agiscono nell’ombra, sono subdoli, colpiscono alle spalle. Hanno uno spirito malefico, accidenti.
Lo step fondamentale infatti è riconoscerli.
Il secondo step è prendere le distanze. Almeno le distanze emotive, se non è possibile prendere quelle fisiche.
Cosa invidiano gli invidiosi?
Tutto. Forse la ricchezza oppure la bellezza o la fortuna. Ma, sostanzialmente, invidiano l’idea che hanno di noi, quello che credono manchi a loro. Spesso sono frustrati, insicuri, scontenti e quindi nutrono cattivi sentimenti verso coloro che rappresentano qualcosa cui aspirano ma non raggiungono. Molte volte si sentono inadeguati e per questo motivo competono interiormente con chi vedono adeguato. Magari sono infelici e vengono feriti dalla nostra felicità.
Mettersi in testa di addolcirli è rischioso. Per lo meno lo è se e fino a quando ci facciamo influenzare dal loro pensiero, dal loro giudizio, dalla loro negatività. Possiamo realmente affrontarli e, chissà, sperare di tirarli fuori dal pantano soltanto se siamo forti e consapevoli che l’invidia è un problema loro e non scalfisce la nostra serenità. È essenziale comprendere questo perché gli invidiosi insidiosi sono capaci di tendere tranelli, di insinuare un senso di colpa, di farci sentire sotto scacco.
Se sono molto vicini a noi ovvero nella nostra cerchia stretta, frequentemente non possiamo cancellarli con un colpo di spugna ma possiamo disattivare o arginare il loro peso su di noi.
Se poi siamo proprio costretti a convivenze con invidiosi insidiosi è bene usare una strategia di controtendenza: procedere all’inverso, fare loro qualche meritato complimento, comportarsi con gentilezza e rispetto. Smontare un po’ del loro astio può darci tregua e forse illuminare anche loro.
Resta comunque valida la lezione imprescindibile: mai lasciarsi travolgere e abbattere dall’invidia altrui. Meglio farsene una ragione: sta più male l’invidioso dell’invidiato.